minidossier sui farmaci

Un mini-dossier su due aspetti del mondo dei farmaci, certo molto importanti oggettivamente in una prospettiva di sanità pubblica e di conoscenza complessiva della complessità della sanità, ma senza dubbio ‘rari’ (pur se non assenti!) tra gli interessi di AIR, ha bisogno almeno di poche motivazioni redazionali.
1. È bene essere aggiornati sui contesti, conoscitivi, istituzionali, di mercato nei quali si vive. I termini ed i problemi di fondo che stanno alla base dei due contributi sono:
– la sostenibilità economica ed il suo rapporto molto conflittivo con l’accessibilità ai diritti;
– le politiche di sorveglianza del bilancio tra efficacia e sicurezza degli interventi diagnostico-terapeutici, non solo in termini di documentazione degli effetti indesiderati, ma soprattutto come esigenza di una centralità di pazienti/cittadini nel prendere decisioni nelle aree più al confine tra i bisogni reali ed i consumi dettati dal mercato.
2. I due autori sono autorità nel loro campo. Portano un linguaggio e delle categorie di riferimento che non si limitano all’informazione tecnica, ma sono finestre su culture, metodologie, criteri di valutazione che sono altre. Provocano e permettono in questo senso di allargare lo sguardo.
3. Questa prospettiva di lasciarsi, ed anzi aver bisogno di una contaminazione con altri sguardi e discipline è in stretta continuità con le esigenze espresse nel dossier sul futuro della professione in un mondo che cambia, che era stato protagonista dell’ultimo numero della rivista (vedi numero 4/2018). Sarà importante, regolarmente, contaminarsi, non come una curiosità, ma come uno modalità permanente di aggiornamento/formazione alla diversità.
4. Non muore mai la speranza, vecchia come la rivista, che ci possano essere spazi più ampi della assistenza/ricerca infermieristica in questi ambiti. Gli argomenti, multidisciplinari o contaminati, potrebbero essere molti, negli ambiti più diversi, dall’oncologia, alla fragilità, alla salute mentale.
5. Sembra interessante pensare a questo invito ad esplorare le aree esterne alla professione nel suo senso stretto come simmetrico-complementare al ritorno ai ‘fondamentali’ di cui si parla in questo numero. (NdR)