Terapia Intensiva Cardiovascolare

a cura di Andrea Farina e Stefano Savonitto
Roma: Il Pensiero Scientifico Editore, 2020


Azienda USL di Bologna
Per corrispondenza: Giuseppe Di Pasquale, g.dipa@libero.it

A differenza di altri settori della cardiologia per i quali esiste un’ampia disponibilità di manuali e pubblicazioni, per la terapia intensiva cardiologica esiste una carenza di testi dedicati e l’acquisizione della “clinical competence” dei medici e degli infermieri è stata finora affidata all’apprendimento “on work”. La poderosa opera di Andrea Farina e Stefano Savonitto, frutto della consolidata esperienza dei cardiologi intensivisti dell’Ospedale Alessandro Manzoni di Lecco, ha il merito di colmare questo bisogno formativo. Nell’introduzione al volume Savonitto ripercorre in una pregevole sintesi l’evoluzione delle UTIC in oltre 50 anni di storia. Le UTIC sono nate negli anni ’70 per la gestione dei pazienti con infarto miocardico acuto, consentendo una drammatica riduzione della mortalità e negli anni più recenti sono diventate lo snodo fondamentale nella rete per l’emergenza cardiologica. Nonostante i pazienti con sindrome coronarica acuta rappresentino ancora il 60% dei ricoveri, in UTIC sono gestite anche altre evenienze cardiovascolari acute (scompenso cardiaco grave, shock cardiogeno, bradi- e tachiaritmie, miocardite, embolia polmonare, sindrome aortica acuta, complicanze di procedure invasive). Inoltre sempre più spesso in UTIC vengono gestite le complicanze cardiologiche di gravi patologie sistemiche (respiratorie, renali, metaboliche, vascolari, settiche). Nelle 450 pagine del volume vengono descritte la gestione della fase preospedaliera, l’indicazione al ricovero in UTIC, le principali sindromi cliniche (incluse insufficienza respiratoria e renale acuta, sepsi, delirium), le terapie farmacologiche, il trattamento sostitutivo renale, le metodiche di ventilazione non invasiva, gli accessi vascolari ed i sistemi di diagnostica e monitoraggio, fino alle cure palliative e le problematiche di fine vita. Il volume è dedicato ai giovani cardiologi che lavorano in UTIC sia come attività prevalente sia durante i turni di guardia, ma è utilmente fruibile anche da parte del medico di Pronto Soccorso e degli infermieri di UTIC.
Dobbiamo essere grati a Stefano Savonitto ed ai suoi collaboratori per avere reso disponibile alla comunità cardiologica una pubblicazione sicuramente di elevato valore formativo e innovativa nel panorama editoriale che in modo esaustivo e con taglio pratico affronta il vasto della terapia intensiva cardiologica. La transizione epidemiologica e culturale delle UTIC, oggi meglio definite come unità di terapia intensiva cardiologica e non solo coronarica, implica per il cardiologo l’acquisizione di nuove competenze indispensabili affinché le UTIC possano continuare a rappresentare il nodo centrale della rete dei servizi per l’emergenza cardiologica. In quest’ottica il volume Terapia intensiva cardiovascolare costituisce uno strumento prezioso per la formazione del cardiologo intensivista che oggi è chiamato a gestire in UTIC pazienti sempre più complessi e spesso con problematiche associate extra-cardiologiche.