Informazione su farmaci e terapie:
una nuova rivista indipendente

Summary. Information on drugs and therapies: a new independent journal. In this issue birth of a new journal ‘Information on drugs and therapies’ is announced. The journal offers itself as space for an independent, critical reflection, open to health professionals but also to citizens, of information on - as the title anticipates - drugs and therapies. We hope that the journal will host many nursing contributions as drugs and therapies take up a large amount of nurses working time and attention. The journal, as stated in the editorial, was also created to carry on the work of Prof. Del Favero, a national and international reference for Clinical Pharmacology, who has always been committed to fostering a correct approach to the use of drugs, and founded and was editor of ‘Informazione sui Farmaci’, the first independent Italian journal for healthcare professionals.

Key words. Drugs, independent informstion, healthcare professionals.

Riportiamo in questo numero l’editoriale di apertura e l’indice di una nuova rivista, Informazioni su farmaci e terapie, che si propone come interlocutore per una riflessione indipendente, critica, aperta non solo agli operatori ma anche ai cittadini, per un’informazione su – come anticipa il titolo – farmaci e terapie. Sarebbe auspicabile che, in questa nuova avventura, i contributi degli infermieri fossero sempre presenti e occasione di riflessione, considerando quanto tale tema occupi una parte significativa del loro lavoro. La Rivista, come dichiarato nell’editoriale, nasce anche per proseguire l’impegno del prof. Del Favero, figura di riferimento a livello nazionale e internazionale per la Farmacologia Clinica. Fondatore e direttore di Informazione sui Farmaci, la prima rivista indipendente italiana dedicata agli operatori sanitari, il prof. Del Favero si è sempre battuto per promuovere un uso corretto e consapevole dei farmaci.

(NdR)

Editoriale n. 1 - 2025

È ancora possibile informare facendo pensare, e dialogando?

Redazione

Le note che seguono sono un invito a entrare in una sperimentazione che ha radici molto antiche, da quando il Servizio Sanitario Nazionale stava prendendo forma, ma che ci sembra abbia senso rilanciare per confrontarsi con una sanità che è – di nuovo, ma in modi che più diversi non potrebbero essere – indicatore perfetto del contesto complessivo del paese.

La domanda è molto semplice, non pretende di offrire risposte:

“C’è spazio per fare dell’area dei trattamenti-interventi, farmacologici o meno, uno strumento di cultura-dialogo: indipendente, accessibile, molto flessibile: privilegiando, in un contesto più di ogni altro espressione delle logiche di frammentazione del mercato, le ‘evidenze’ da adottare perché condivise nella loro rilevanza-pertinenza-incertezza…?”

Come si vede, qualcosa di ingenuo e non originale: i criteri di entrata nella sperimentazione sono rigorosamente di tipo culturale. Certo, con la speranza di fondo che un esercizio di questo tipo possa contribuire anzitutto al diritto primario di una cittadinanza informata, capace cioè di scegliere confrontandosi con tutte le certissime incertezze e ambiguità del mercato della conoscenza.

Il ‘noi’ che propone la sperimentazione è un nucleo di persone che ritengono di avere un profilo professionale ‘dignitoso’, di cui fidarsi come interlocutori in una sperimentazione che dipenderà anche molto dalle capacità di trovare linguaggi e metodologie di comunicazione adeguate: e potrà svilupparsi solo con il contributo di suggerimenti, critiche, collaborazioni che speriamo vengano, con tutta la franchezza necessaria, da non importa chi.

Sappiamo bene – per la nostra storia, l’ambito delle competenze già presenti, le scelte culturali di fondo che facciamo – di non potere-volere coprire tutta la tematica di quello che potrebbe essere (… ed era…) l’ambito di un ‘centro di informazione-documentazione’: anche perché il mercato informativo è più che affollato: con merce di tutti i tipi: pubblica e privata: con conflitti di buoni, cattivi, indifferenti interessi. Pensiamo di provare a essere presenti in modo sobrio, con interventi che richiedono tempi di attenzione non troppo rubati: in aree che più direttamente rispecchiano le contraddizioni, le novità, le assenze, le attese che toccano da vicino la salute di gruppi di popolazione più a rischio di non avere accesso a una informazione che favorisca autonomie di scelta, e la possibilità di condividere incertezze (… perché il mondo sanitario è soprattutto violatore del diritto a una cura che include una relazione alla pari…).

Pensiamo alle strategie di trattamento in campi così agli opposti estremi del mercato, come oncologia e psichiatria, le frontiere dell’immunologia e il decadimento conoscitivo, l’universo del dolore e delle cronicità più o meno e diversamente fragili… E si pensa di non limitare certo le competenze e le culture di chi interviene ai campi più strettamente sanitari, medico, farmacologico, infermieristico.

Vorremmo mantenere periodicità che corrispondano a una ‘uscita-pubblicazione’ ogni 3 mesi, con possibili contributi che sembreranno urgenti-importanti, per i risultati da offrire-commentare, o le provocazioni da discutere, disponibili a pensare anche a forme innovative di comunicazione. Speriamo vivamente che le regole per la sottomissione e la accettazione dei lavori favoriscano un dialogo che accoglie evidentemente lo spirito e le forme della dialettica scientifica più libera. La garanzia cui teniamo di più è la memoria dell’amico-maestro-compagno di strada e ricerca da cui questa sperimentazione è partita: Albano Del Favero, che tanti e in tanti modi hanno ricordato, è stato soprattutto forse irripetibile per la sua coerenza rigorosissima e dolce al sogno di una medicina che fosse sempre, esemplarmente, antesignana e sperimentatrice di democrazia. Non è stata, mai, una utopia facile da vivere, vista la riservatezza delle sue parole che non amavano illudere. Ci piacerebbe essere un po’ fedeli al suo stile. L’accompagnarci con le Farmacie Comunali di Reggio-Emilia, che erano state una delle sue case, contribuisce alla fiducia che qualcosa si possa fare.

Indice n. 1 - 2025

È ancora possibile informare facendo pensare, e dialogando?

Redazione

Le note che seguono sono un invito a entrare in una sperimentazione che ha radici molto antiche, da quando il SSN stava prendendo forma…

La rinascita di un’idea

Farmacie Comunali Riunite

Il cammino riprende: anche le Farmacie Comunali Riunite accolgono la sfida di questa nuova sperimentazione…

Per una presenza propositiva della cura infermieristica

Paola Di Giulio

La notizia della ripresa di una iniziativa mirata a una informazione indipendente nel campo dei farmaci rimanda a una storia che coincide largamente, nel mondo infermieristico, con una rivista…

L’importanza delle associazioni di volontariato in oncologia

Giuseppe Caforio

L’ambito delle patologie oncologiche che più direttamente conosco e rappresento è estremamente ampio, in forte e continua evoluzione, e in questo senso rappresentativo dei più frequenti e rilevanti problemi che devono essere tenuti presenti…

Pro-memoria per un 2025 di ricerca-responsabilità condivise

Gianni Tognoni

Faceva parte della tradizione del ‘bollettino’, da cui questa avventura prende l’avvio, confrontarsi, nell’editoriale di ogni numero, con l’andamento più generale, nella letteratura e nel contesto concreto delle pratiche, dei termini di riferimento, valoriali e metodologici, che guidavano giudizi e scelte…

Approvazioni accelerate dei farmaci antitumorali: quali novità?

Fausto Roila, Sonia Fatigoni

Nel 1992 la FDA, con l’obiettivo di immettere sul mercato il più rapidamente possibile farmaci per patologie gravi con rischio di vita del paziente, ha concesso la possibilità di un’approvazione accelerata di tali farmaci sulla base di studi a braccio singolo con un endpoint ‘surrogato’…

Il trattamento delle fratture vertebrali osteoporotiche da compressione

Lucio Patoia

Le fratture osteoporotiche sono quelle che avvengono in assenza di un trauma maggiore e, per definizione, si verificano per cadute dalla posizione eretta o da altezze minori o addirittura in assenza di un trauma diretto, in presenza di una osteoporosi…

Riflessioni di statistica: quando è valido il concetto che che p <0,05 rappresenti una significatività statistica?

Maurizio Paciaroni, Stefano Ricci

Il valore di p è utilizzato quale strumento di lettura dei test statistici. Il termine valore di p (p-value) sta a indicare il valore di probabilità, cioè la probabilità che quanto stiamo sostenendo sia corretto con un piccolo margine di errore…


Per maggiori informazioni si rimanda al sito della rivista https//farmaciterapie.info/chi-siamo