TY - JOUR AU - Longhini, Jessica AU - Canzan, Federica AU - Zambiasi, Paola AU - Toccoli, Stefano AU - Gios, Lorenzo AU - Del Greco, Maurizio AU - Sforzin, Simona AU - Moz, Monica AU - Fracchetti, Michela AU - Saiani, Luisa AU - Brolis, Renata AU - Guarnier, Annamaria AU - Soverini, Mariangela AU - Maines, Massimiliano AU - Ambrosi, Elisa T1 - Il modello TeMP_Cardio per la gestione del paziente con scompenso cardiaco sul territorio: uno studio di fattibilità con l’introduzione dell’infermiere di famiglia e comunità PY - 2022 Y1 - 2022-04-01 DO - 10.1702/3854.38376 JO - Assistenza Infermieristica e Ricerca JA - Assist Inferm Ric VL - 41 IS - 2 SP - 74 EP - 86 PB - Il Pensiero Scientifico Editore SN - 2038-1778 Y2 - 2024/03/28 UR - http://dx.doi.org/10.1702/3854.38376 N2 - Riassunto. Introduzione. La necessità di potenziare l’assistenza territoriale infermieristica e la gestione delle patologie croniche richiede lo sviluppo di modelli complessi e adottabili nei contesti locali. Obiettivo. Valutare la fattibilità di un modello di intervento complesso basato sull’introduzione dell’infermiere di famiglia e comunità per i pazienti con scompenso cardiaco stabile e i loro caregiver. Metodi. Studio pre-post condotto nel 2021-2022 nella Provincia Autonoma di Trento. I pazienti con scompenso cardiaco stabile in grado di accedere ai servizi sono stati presi in carico con un modello multidisciplinare, con l’infermiere come care manager, e strumenti di telemonitoraggio a supporto. Risultati. Sono stati inclusi 26 pazienti su 137 valutati e nove dei loro caregiver. Dieci pazienti hanno accettato di utilizzare l’app per cellulare. Ventitré pazienti e sette caregiver hanno completato lo studio, e l’app è stata utilizzata regolarmente da cinque partecipanti. Le abilità di self-care sono migliorate nei pazienti, maggiormente per l’auto-monitoraggio. Un paziente ha avuto un accesso al pronto soccorso per riacutizzazione dello scompenso. Conclusioni. Il modello è risultato applicabile e potenzialmente utile per mantenere i pazienti coinvolti, ma occorre costruire strategie più efficaci per l’identificazione dei pazienti e valutare e promuovere l’utilizzo regolare degli strumenti di telemonitoraggio. ER -